La Cassazione riequilibra l’onere della prova
Se la società dimostra una condotta negligente, spetta all’amministratore provare il contrario
Nel caso in cui i comportamenti degli amministratori che si assumono illeciti non siano, in sé, vietati dalla legge o dallo statuto, l’onere della prova dell’attore non si esaurisce nella dimostrazione dell’atto compiuto dall’amministratore, investendo anche elementi di contesto dai quali è possibile dedurre che lo stesso implica violazione del dovere di lealtà o di quello di diligenza; a fronte della prova della violazione di tali doveri, compete all’amministratore allegare e provare gli ulteriori fatti che siano idonei ad escludere o ad attenuare la sua responsabilità.
È questo, testualmente, il principio di diritto sancito dalla Cassazione nella sentenza n. 25056, depositata ieri.
All’amministratore di una società – osservano in primo luogo i giudici di ...
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