Permane l’identificazione diretta con il Regno Unito
L’Agenzia delle Entrate riconosce l’applicabilità dell’istituto senza soluzione di continuità anche post Brexit
I soggetti passivi stabiliti nel Regno Unito possono continuare ad avvalersi dell’istituto dell’identificazione diretta al fine di assolvere gli obblighi ed esercitare i diritti in materia di IVA in Italia, in alternativa alla nomina di un rappresentante fiscale.
La precisazione, attesa dagli operatori per valutare gli effetti della Brexit dal 1° gennaio 2021, è pervenuta ieri da parte dell’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 7/2021.
L’Amministrazione finanziaria, nel documento di prassi, ha esaminato l’Accordo stipulato tra Regno Unito e Unione europea il 24 dicembre 2020 e il connesso Protocollo sulla cooperazione amministrativa, ritenendo sussistenti i requisiti per riconoscere ai soggetti stabiliti nel Regno Unito la possibilità di fruire dell’istituto ...
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