La clausola di indicizzazione nel leasing non è uno strumento finanziario derivato
Si tratta di un meccanismo volto ad adeguare il pagamento dei canoni a un parametro certo
La clausola di indicizzazione al cambio di valuta straniera inserita in un contratto di leasing “in costruendo” non integra uno strumento finanziario derivato, ma costituisce un meccanismo di adeguamento della prestazione pecuniaria; di conseguenza, non trova applicazione la disciplina di cui al DLgs. 58/98 (TUF). Questa la conclusione raggiunta dalla Corte di Cassazione nella sentenza n. 4659, depositata ieri.
Il caso oggetto di decisione riguardava un contratto di locazione finanziaria di immobile “in costruendo”, operazione con cui una società di leasing finanzia la costruzione dell’immobile e, al termine dell’esecuzione, l’utilizzatore corrisponde dei canoni periodici.
Poiché l’utilizzatore aveva strutturato l’operazione in franchi svizzeri ...
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