Conseguenze ridotte se in fattura non c’è il protocollo della lettera d’intento
La violazione del fornitore potrebbe avere natura formale o meramente formale
A seguito della modifica normativa introdotta dall’art. 12-septies del DL 34/2019, con decorrenza dal 1° gennaio 2020, è previsto che il fornitore di un esportatore abituale, oltre a verificare l’avvenuta trasmissione telematica della dichiarazione d’intento da parte del cliente, debba indicare in fattura gli estremi del protocollo di trasmissione della stessa.
In proposito, ci si interroga su quali siano le conseguenze nel caso in cui il fornitore dell’esportatore abituale abbia omesso di indicare in fattura gli estremi del protocollo della lettera d’intento, pur avendo adempiuto al riscontro della corretta trasmissione all’Agenzia delle Entrate, tenuto conto che nell’ordinamento non vi è alcuna previsione che disponga una sanzione specifica per la
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