ACCEDI
Mercoledì, 2 luglio 2025 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

Perdita su crediti deducibile solo se certa e inerente

La cessione pro soluto deve essere economicamente conveniente

/ Giorgio INFRANCA e Pietro SEMERARO

Mercoledì, 7 aprile 2021

x
STAMPA

download PDF download PDF

La cessione pro soluto di un credito, effettuata a un valore inferiore a quello nominale, genera una perdita su crediti e non una minusvalenza. Tale perdita su crediti, poi, è deducibile nel rispetto dei requisiti di cui all’art. 101 comma 5 del TUIR e, più in generale, a patto che tale perdita sia “inerente”, nel senso che la cessione del credito deve avvenire a un valore congruo e rispondere a ragioni di convenienza economica.
È questo il principio desumibile dalla lettura dell’ordinanza n. 5790/2021, con cui la Corte di Cassazione pare fare un passo indietro in tema di inerenza, discostandosi dalla nozione di inerenza puramente “qualitativa”, da ultimo prevalente.

Il caso prende le mosse da una complessa operazione di ristrutturazione, nell’ambito ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU