Per l’accertamento ridotto necessari e-fattura o documento commerciale
Non è sufficiente la tracciabilità degli incassi e dei pagamenti superiori a 500 euro
Con la risposta n. 331 di ieri, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito la portata dell’art. 3 del DLgs. 127/2015, ossia la norma che riconosce la riduzione di due anni dei termini di accertamento ex art. 57 comma 1 del DPR 633/72 e art. 43 comma 1 del DPR 600/73 per i soggetti passivi che garantiscano la tracciabilità di incassi e pagamenti di ammontare superiore a 500 euro.
La disposizione in parola, infatti, nella versione vigente, si presta a interpretazioni non univoche, in quanto, nell’individuare l’ambito applicativo del beneficio, richiama genericamente i soggetti di cui all’art. 1 del DLgs. 127/2015, senza ulteriori specificazioni. Poiché quest’ultima norma attualmente dispone l’obbligo generalizzato di fatturazione elettronica, prima dei chiarimenti ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41