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LETTERE

Il Garante del contribuente non può limitare i dati chiesti dalle Entrate?

Venerdì, 14 maggio 2021

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Spettabile Redazione,
mentre stiamo chiudendo i bilanci abbiamo in vista le versioni ormai definitive dei nuovi modelli dichiarativi 2021.

Ci stiamo pian piano accorgendo della vera abbuffata di dati richiesta dall’Agenzia in merito ai molteplici aiuti per l’emergenza COVID.

Purtroppo anche per soggetti semplificati e forfetari i dati vengono richiesti anche nei rispettivi quadri di reddito e non semplicemente nei quadri RS e RU.

Mi chiedo se il Garante del contribuente non possa intervenire a porre un freno a questa bulimia di dati, tra l’altro vietata dallo Statuto del contribuente dove al comma 4 dell’art. 6 dice espressamente: “Al contribuente non possono, in ogni caso, essere richiesti documenti ed informazioni già in possesso dell’amministrazione finanziaria o di altre amministrazioni pubbliche indicate dal contribuente”.

Tale comma è posto proprio dopo i commi 3 e 3-bis che trattano proprio di modelli dichiarativi.

Ho letto che il quadro “Aiuti di Stato” (spesso replicati nella parte redditi ed in quella IRAP) serve per alimentare la relativa banca dati: personalmente ritengo più semplice che siano i soggetti erogatori a comunicare i dati e non i beneficiari.

In ogni caso è stato ormai chiarito che sono comunque adempimenti formali la cui sanzione non può mai arrivare a richiedere la restituzione di quanto ricevuto.


Alberto Cobelli
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Brescia

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