Come Unione Giovani vogliamo dare un contributo fattivo per le elezioni
Caro Direttore,
in quest’ultimo anno la nostra vita è cambiata. Il COVID ha fatto emergere pregi e debolezze di ciascuno di noi. In particolare, la base della categoria professionale dei dottori commercialisti ha dimostrato i tantissimi pregi che la caratterizzano: penso ad esempio alla capacità di fare rete e compattarci come mai prima d’ora. Uniti, gli uni a supporto degli altri. Abbiamo dato sostegno a tutti, Governo, imprenditori e contribuenti, mettendo in campo competenza e professionalità.
Purtroppo abbiamo anche saputo mostrare il lato peggiore, dal momento che il protrarsi delle campagne elettorali ha di fatto aumentato i conflitti nella nostra categoria. Questo, unito a errori di tanti, nessuno escluso, ci ha portato in uno stallo dal quale sarà difficile uscire in tempi brevi.
Tutto questo ha gravemente danneggiato la nostra credibilità, allontanandoci di fatto dai tavoli decisionali del Governo nazionale.
Noi giovani commercialisti troppo spesso non siamo coinvolti nelle scelte che determinano il nostro futuro professionale e non. Si ritiene, in questo Paese e in questa categoria, che la gioventù sia un limite di esperienza, preparazione e a volte anche di umiltà. Noi, invece, riteniamo che la gioventù sia un valore e un’opportunità da cogliere e sfruttare.
Nei prossimi mesi si getteranno le basi per il futuro dell’Italia, che vivremo da cittadini e da commercialisti. Penso al PNRR, ma anche ai diversi appuntamenti elettorali della nostra categoria.
Abbiamo voglia e interesse a migliorare le cose. Come giunta nazionale ci stiamo provando alla nostra maniera, sicuramente sbagliando qualcosa ma provando sempre ad aggiustare il tiro. Siamo convinti che per poter incidere servirà essere parte dei processi che verranno. È per questo motivo che dovremo iniziare a partecipare in maniera attiva e sempre più incisiva alle elezioni di categoria che verranno, partendo dagli Ordini territoriali, per poter poi arrivare nelle politiche del Consiglio nazionale.
Il nostro intento è quello di portare negli Ordini i valori della nostra associazione, una ventata di spirito dell’Unione per l’intera categoria.
Essere unionisti significa saper guardare il lato positivo di quello che si ha intorno e proprio da questo proveremo a portare ovunque i nostri principi, così come facciamo da anni con la sola forza della nostra passione.
La possibilità di predisporre nuovamente le liste è qualcosa che proveremo a cogliere, per questo motivo abbiamo scritto un manifesto che verrà divulgato sul territorio da parte di tutte le Unioni locali: il nostro obiettivo è dare un contributo fattivo come elettorato passivo oltre che attivo con i nostri iscritti in occasione delle prossime elezioni.
Siamo convinti che questo sia il tempo giusto: forse qualcuno ci additerà come idealisti, molti altri come presuntuosi, ma crediamo fortemente che tutti gli anni passati nella nostra associazione di categoria possano essere un valore aggiunto utile per affrontare i problemi della nostra professione.
Matteo De Lise
Presidente dell’UNGDCEC
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