Nel 2020 pressione fiscale sulle famiglie aumentata di un punto di PIL
La pandemia non ha frenato la corsa della tassazione. Circa 333 mila famiglie sono scese sotto la soglia della povertà
Dopo un 2019 già negativo, la crisi pandemica scoppiata nel 2020 ha annullato quasi del tutto i progressi fatti nei cinque anni precedenti, riportando la pressione fiscale sulle famiglie ai livelli dello shock seguito alla crisi del debito sovrano del 2011. A rilevarlo è l’Osservatorio sulle famiglie italiane di Consiglio e Fondazione nazionali dei commercialisti, secondo cui la crisi sanitaria ha portato circa 333 mila famiglie, il 20% in più rispetto al 2019, nell’area della povertà assoluta, con una pressione fiscale generale arrivata al 43,1% (+0,7 punti di PIL) e quella sulle famiglie aumentata di un punto di PIL.
L’incremento, spiega l’Osservatorio, è avvenuto a causa della rigidità del gettito delle imposte dirette, in particolare dell’IRPEF, e dell’IMU
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