Riciclaggio per l’utilizzo di fidi concessi indebitamente dalla banca
La violazione delle disposizioni interne è sufficiente ad integrare il reato presupposto
La Corte di Cassazione, nella sentenza n. 30304/2021, ha stabilito che la concessione di fidi in violazione delle regole interne di una banca, seppure nella consapevolezza dei vertici della stessa, è in grado di configurare la fattispecie di appropriazione indebita; fattispecie che potrebbe costituire “reato presupposto” di successive condotte di riciclaggio.
Innanzitutto, osserva la Suprema Corte, è configurabile il reato di appropriazione indebita, ex art. 646 c.p., nell’ipotesi in cui il dipendente di un istituto di credito abbia concesso un fido al cliente con violazione, in accordo con lo stesso, delle norme sugli affidamenti stabiliti dall’istituto, sostanziandosi la condotta suddetta in un’arbitraria disposizione dei beni dell’istituto.
Rispetto a ciò, ...
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