Continua il consolidato in caso di fusione tra controllanti non residenti
Le controllate italiane dell’incorporata non residente devono esercitare un’apposita opzione di adesione al consolidato
Con la risposta a interpello n. 885, pubblicata ieri, l’Agenzia delle Entrate ha analizzato un’operazione di fusione per incorporazione tra soggetti non residenti e la possibilità di continuazione del regime di consolidato nazionale ex art. 117 del TUIR:
- con riferimento al consolidato della stabile organizzazione in Italia della società incorporante
- e al consolidato delle partecipate italiane della società incorporata.
Secondo quanto previsto dall’art. 117 comma 2 del TUIR, i soggetti non residenti possono esercitare l’opzione per il consolidato fiscale come controllanti a condizione:
- di essere residenti in Paesi con i quali è in vigore un accordo per evitare la doppia imposizione;
- di esercitare nel territorio dello Stato un’attività d’impresa mediante ...
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