Non sempre c’è consapevolezza della frode IVA nelle vendite on line
In caso di prezzo di mercato, la frode del cessionario non è dimostrata per mancanza di magazzini idonei
In tema di operazioni soggettivamente inesistenti, va esclusa la consapevolezza della frode da parte del cessionario in caso di vendite on line, in quanto in questi casi la mancanza di magazzini e di strutture e spazi adeguati della venditrice possono effettivamente risultare non conosciute; ciò a maggior ragione in caso di prezzi in linea con il mercato.
A questa interessante conclusione è giunta la Cassazione che, con l’ordinanza n. 3144 del 2 febbraio 2022, ha respinto il ricorso dell’Agenzia delle Entrate.
La vicenda riguardava un accertamento basato su un processo verbale con cui era stata contestata una frode carosello posta in essere da una società cartiera e da altre società interposte che, secondo l’ufficio, avevano svolto il ruolo di missing trader. Per questo veniva
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