Dichiarazioni spontanee nell’inchiesta amministrativa valide ai fini probatori penali
Qualora invece le dichiarazioni siano rese su richiesta o sollecitazione degli inquirenti, di esse non si potrà tener conto
Durante le attività di verifica fiscale è frequente che il soggetto interessato dalle stesse – in proprio o quale legale rappresentante di società – renda dichiarazioni agli operanti, spontaneamente o perché dagli stessi interpellato su specifici punti di interesse investigativo. Questione rilevante quindi diviene se, e in che termini, attribuire valore probatorio alle dichiarazioni, rilasciate senza garanzie difensive, dal soggetto poi indagato nel procedimento penale conseguente all’inchiesta amministrativa. Di questo tema si è occupata la Cassazione con la sentenza n. 7120, depositata ieri, a fronte del ricorso di una contribuente chiamata a rispondere del reato di occultamento o distruzione di documenti contabili (art. 10 del DLgs. n. 74/2000).
La norma cardine in materia è l’art. ...