Metaverso a regole differenziate tra i diversi Stati
Prevale, in più giurisdizioni, l’impostazione per cui le attività digitali sono beni dotati di «autonomia» e non mere valute estere
Dopo la pubblicazione, da parte dell’OCSE, del documento in cui si delineano gli standard dei futuribili processi di scambio dei dati delle cripto-attività (c.d. “CARF”), iniziano a emergere alcuni “punti fermi” sulla natura di tali asset e sui requisiti a fronte dei quali dovranno essere attivate le procedure di due diligence da parte degli intermediari a ciò deputati.
Rimane invece abbastanza nell’ombra, quanto meno a livello italiano, il regime fiscale delle transazioni connesse a tali attività.
Il tema inizia a porsi con riferimento particolare alle criptovalute, essenzialmente assimilate alle valute estere per quanto riguarda sia la fiscalità, sia gli obblighi di monitoraggio, non solo dalla prassi dell’Agenzia delle Entrate (da ultimo, risposta ...
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