ACCEDI
Giovedì, 21 agosto 2025 - Aggiornato alle 6.00

FISCO

Perdite riportabili nella fusione anche con patrimoni netti ricostituiti

Occorre che non vi sia un intento elusivo per disapplicare la limitazione che non consente il riporto delle eccedenze fiscali

/ Salvatore SANNA

Mercoledì, 11 maggio 2022

x
STAMPA

download PDF download PDF

Con le risposte a interpello nn. 253, 254 e 255, pubblicate ieri, l’Agenzia delle Entrate è intervenuta sulla possibilità di disapplicare il disposto dell’art. 172 comma 7 del TUIR che vieta il riporto delle perdite fiscali in sede di fusione societaria se non viene superato il c.d. “test del patrimonio netto”.

Per le fusioni societarie, l’art. 172 comma 7 del TUIR stabilisce che le perdite fiscali, le eccedenze ACE e le eccedenze di interessi passivi indeducibili ex art. 96 del TUIR maturate dalle società partecipanti alla fusione (comprese quelle dalla società incorporante) presentano tre limitazioni al riporto:
- la verifica della “vitalità”, ossia che nel Conto economico del bilancio precedente a quello in cui la fusione viene deliberata, sia presente ...

CONTENUTO RISERVATO AGLI ABBONATI

ABBONANDOTI POTRAI AVERE UN ACCESSO
ILLIMITATO A TUTTI GLI ARTICOLI
ACCEDI

Non sei ancora un utente abbonato
e vuoi saperne di più?

TORNA SU