Anche la Cassazione sdogana il ravvedimento sulla dichiarazione fraudolenta
Lo stesso vale per la compensazione di crediti inesistenti
La Cassazione, con l’ordinanza n. 33974 depositata il 17 novembre 2022, è stata chiamata a pronunciarsi in ordine alla possibilità per il contribuente di accedere, o meno, al ravvedimento operoso (artt. 13 e 13-bis del DLgs. 74 del 2000) a fronte di violazioni fiscali connesse a condotte fraudolente aventi, pertanto, rilevanza penale.
La società contribuente, infatti, nel corso dell’attività istruttoria prodromica all’emissione dell’avviso, presentava una dichiarazione integrativa (anno d’imposta 2011) contenente una ripresa in aumento dell’importo corrispondente alle fatture per operazioni inesistenti registrate nel medesimo anno, così avvalendosi del ravvedimento operoso, operatività, tuttavia, successivamente disconosciuta dall’Amministrazione finanziaria ...
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