L’interdittiva antimafia non preclude l’accesso ai contributi COVID
Per la Cassazione è ostativa solo l’omessa dichiarazione che riguarda l’applicazione, con provvedimento definitivo, di una misura di prevenzione
La “regolarità antimafia” non costituisce il presupposto imprescindibile per l’erogazione dei contributi o l’ammissione ai finanziamenti o il riconoscimento del credito d’imposta, previsti dalla legislazione emergenziale legata al COVID-19.
Le preclusioni all’ammissione sono, infatti, unicamente quelle sancite dall’art. 67 del DLgs. 159/2011 che presuppongono un provvedimento definitivo di applicazione di una misura di prevenzione.
Inoltre, le situazioni relative ai tentativi di infiltrazione mafiosa previste dalle disposizioni normative in tema di finanziamento garantito dal Fondo Centrale di Garanzia PMI debbono riguardare direttamente il soggetto giuridico richiedente i contributi o l’ammissione ai benefici economici, come evidenziato dalla
...Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41