La CDC amplia la copertura sanitaria offerta agli iscritti
Con l’obiettivo di “dare sempre migliori risposte ai bisogni della categoria”, la Cassa di previdenza dei dottori commercialisti ha sottoscritto due nuove polizze, ampliando la copertura sanitaria garantita gratuitamente agli iscritti.
La prima delle due polizze, sottoscritta con Poste Assicura spa, permetterà, a partire dal 1° gennaio 2023, a tirocinanti pre-iscritti, iscritti e i pensionati attivi associati all’ente di usufruire di nuove coperture assicurative che vanno, si legge nella nota stampa diffusa ieri, “dalle più innovative soluzioni di telemedicina, al pacchetto maternità e ai check up personalizzati per genere e fascia d’età, erogati da strutture convenzionate presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale”. Tale copertura potrà essere allargata, pagando un premio a condizioni agevolate, ai propri familiari o al coniuge, al convivente more uxorio e ai figli senza alcun limite d’età.
A partire da quest’anno, sia la polizza base che quella integrativa saranno disponibili anche per i pensionati non attivi (fino a 80 anni di età), i superstiti di iscritti alla Cassa titolari di pensioni di reversibilità o indiretta e i dottori commercialisti esonerati dall’iscrizione Cassa, ma tenuti al versamento del 4% del contributo integrativo, che potranno attivare le coperture a loro carico e a condizioni agevolate. Anche in questo caso la polizza potrà essere estesa a pagamento al coniuge che non abbia ancora compiuto 80 anni e ai figli fino ai 30 anni d’età.
La seconda polizza sottoscritta dalla CDC, invece, garantisce, per il tramite di Emapi (l’ente di mutua assistenza per i professionisti italiani) e CNP Vita Assicurazione, anche una copertura long term care, a titolo gratuito e a carico dell’ente di previdenza.
Tale polizza è rivolta a tutti i soggetti che, alla data del 1° gennaio 2023, non abbiano compiuto i 75 anni di età e prevede l’erogazione di una rendita mensile fino a 1.200 euro in favore del professionista che si trovi in condizioni di non autosufficienza per un periodo superiore ai 90 giorni, a causa di malattie degenerative e invalidanti.
“L’intervento assistenziale – fa sapere l’ente – è stato sottoscritto direttamente dalla Cassa e non è richiesto alcun adempimento a carico dei beneficiari per aderirvi”. Ciascun assicurato, però, potrà comunque incrementare, a titolo individuale, volontario e con onere aggiuntivo a proprio carico, la somma assicurata, per il periodo compreso tra il 1° maggio 2023 e il 30 aprile 2024.
“Il potenziamento e l’aggiornamento delle tutele sanitarie offerte – commenta il Presidente della CDC, Stefano Distilli – tiene conto sia della progressiva evoluzione dei bisogni di coperture assicurative da parte dei nostri iscritti che degli sviluppi progressivi nel campo medico. Cambiano e aumentano i fabbisogni in termini di cura, così come è sempre più sentita l’esigenza di introdurre strumenti ulteriori che tengano conto delle diverse fasi della vita dei professionisti, tali da offrire soluzioni e servizi sempre più accessibili, garantire una prevenzione costante e servizi terapeutici utili, efficaci e moderni”.
“Quello della salute – prosegue Distilli – è un tema particolarmente sensibile anche e soprattutto per i liberi professionisti, per i quali alla condizione di malattia spesso si associa il rischio di dover fronteggiare pesanti ricadute anche sul piano professionale. Da questo punto di vista, riteniamo che la polizza long term care di Emapi possa rappresentare un valido aiuto per i colleghi che si troveranno nella condizione di non autosufficienza”.
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