Stop alla fusione seguita dalla scissione asimmetrica
Secondo l’Agenzia delle Entrate il risultato raggiunto aggirerebbe la disciplina dei trasferimenti di partecipazione a titolo oneroso
Con la risposta a interpello n. 84 pubblicata ieri, in relazione a un caso di riorganizzazione di tre società appartenenti a un gruppo familiare, l’Agenzia delle Entrate si è pronunciata per la sussistenza di un abuso del diritto ex art. 10-bis della L. 212/2000.
Nel caso di specie, tre società di gestione immobiliare possiedono tre lotti di uguale valore, e sono partecipate in misura paritaria da tre componenti di uno stesso nucleo familiare (due soci di prima generazione e uno già di seconda generazione). A causa delle diverse vedute sullo sviluppo dell’attività, i soci intendono separarsi e vorrebbero diventare ciascuno titolare esclusivo di una società e tramite questa di un lotto immobiliare.
Per raggiungere lo scopo, il percorso prescelto è la fusione delle tre società, seguita
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