Per l’ASD conta la corretta architettura civilistica e fiscale
Se le convocazioni delle assemblee sono state correttamente eseguite, non si può addebitare all’ente la mancanza dell’affectio societatis
Con la sentenza n. 280/2/16 della C.T. Reg. di Potenza è stato affrontato, tra gli altri, il tema relativo alla giusta “architettura” che una ASD deve possedere per evitare di incorrere nel disconoscimento della natura di ente non commerciale.
Nei fatti, con avvisi di accertamento, l’Agenzia delle Entrate di Matera aveva contestato e disconosciuto la natura non commerciale ad una associazione sportiva dilettantistica, con conseguente diniego delle agevolazioni fiscali in materia e recupero di reddito secondo le ordinarie regole di tassazione ed assoggettamento ad IVA del relativo volume d’affari.
Il successivo ricorso veniva accolto dalla C.T. Prov. per difetto di motivazione, poiché gli atti avevano ripreso acriticamente le conclusioni del PVC senza esaminare correttamente