L’amministratore risarcisce il deficit fallimentare se mancano le scritture contabili
L’inadempimento deve però essere astrattamente idoneo a causare un danno di tale entità
La Cassazione, nell’ordinanza n. 10198, depositata ieri – con riguardo a una fattispecie verificatasi sotto la vigenza della disciplina anteriore alla riforma del diritto societario del 2003 – ha ribadito alcuni importanti principi in materia di criteri di quantificazione del danno cagionato alla società da atti di mala gestio degli amministratori e, in particolare, dalla illegittima prosecuzione dell’attività sociale a seguito dell’avvenuto verificarsi della causa di scioglimento della società in conseguenza della perdita del capitale sociale.
Nello specifico, si è sottolineato che, laddove l’azione di responsabilità promossa dal curatore fallimentare nei confronti degli amministratori si fondi sulla violazione, da parte di questi ultimi, del divieto di intraprendere ...