Prima disapplicazione dei limiti IVA per le società di comodo
La dichiarazione integrativa sembra la via preferibile per fare valere il credito perduto
La Corte di Giustizia Tributaria del Lazio, nella sentenza n. 2403/17/24, ha disapplicato le penalizzazioni IVA derivanti dalla disciplina delle società di comodo, in forza dell’interpretazione fornita dalla Corte di Giustizia dell’Ue nella causa C-341/22. Si tratta della prima pronuncia nazionale in cui si applica la sentenza emessa dai giudici unionali.
Ai sensi dell’art. 30 comma 1 della L. 724/94, “le società per azioni, in accomandita per azioni, a responsabilità limitata, in nome collettivo e in accomandita semplice, nonché le società e gli enti di ogni tipo non residenti, con stabile organizzazione nel territorio dello Stato, si considerano non operativi se l’ammontare complessivo dei ricavi, degli incrementi delle rimanenze e dei proventi, esclusi quelli
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