Perdere la chanche di regolazione della crisi rende il professionista inadempiente
Legittima l’esclusione del credito dal passivo fallimentare
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 17002 di ieri, ha ritenuto legittima l’esclusione dal passivo fallimentare del credito del professionista, che abbia assistito il debitore ai fini dell’accesso al concordato preventivo, ove la domanda di ammissione alla procedura sia priva di informazioni rilevanti per i creditori e, come tale, destinata a non essere accolta.
Nel caso di specie, il professionista presentava istanza di insinuazione al passivo del credito al compenso per l’esecuzione dell’incarico, avente a oggetto lo studio e la valutazione delle soluzioni alla crisi finanziaria della società e la predisposizione della documentazione richiesta dalla normativa fallimentare per accedere alla procedura concorsuale, che veniva, in concreto, individuata nel concordato ...
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