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INIZIATIVE DI CATEGORIA

Alla CDC la certificazione UNI per il rispetto della parità di genere

/ REDAZIONE

Giovedì, 11 luglio 2024

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Dopo l’ENPAB, l’ente pensionistico dei biologi che fino a oggi era l’unico ad aver avuto tale riconoscimento, anche la Cassa di previdenza dei dottori commercialisti ottiene la certificazione UNI PdR 125:2022, in materia di rispetto della parità di genere all’interno della propria struttura organizzativa. L’ente guidato da Stefano Distilli, infatti, può contare su un organico in cui la presenza femminile e quella maschile sono sostanzialmente equivalenti a tutti i livelli aziendali. Le donne rappresentano il 57,46% di tutti i dipendenti, mentre nei ruoli di responsabilità (dirigenti, quadri, responsabili di ufficio e referenti di funzioni a staff), la percentuale si attesta al 45,24%, a dimostrazione del raggiungimento di un equilibrio di genere che si conferma anche dal punto di vista retributivo, su cui non si registra alcun gender pay gap.

“È un risultato importante, che ci rende orgogliosi – ha commentato il Presidente Distilli –. In questa direzione, abbiamo sviluppato un piano triennale volto a garantire l’attuazione degli obiettivi e a sensibilizzare sempre più l’intera organizzazione sulle tematiche dell’inclusione e delle pari opportunità. Ringrazio, anche a nome del Consiglio di amministrazione, il personale della Cassa che da sempre è impegnato in un processo continuo di miglioramento. Ciò ci ha permesso di costruire un ampio sistema di gestione integrato che costituisce un elemento di garanzia per i nostri associati, assicurando il rispetto dei principi di legalità, equità, trasparenza ed efficienza”.

Con l’ottenimento di questa certificazione, l’Ente si impegna, come si legge nella nota stampa diffusa ieri: ad adottare strumenti per prevenire ogni forma di discriminazione di genere e per contrastare qualsiasi atto lesivo della dignità del personale, indipendentemente dal ruolo ricoperto e dal livello di responsabilità; a valorizzare le diversità in ogni processo aziendale; a sostenere il welfare familiare dei propri dipendenti attraverso modalità di lavoro e servizi tali da favorire la conciliazione tra attività professionale e vita privata, e, infine, a favorire azioni di informazione e sensibilizzazione sui temi delle pari opportunità e dell’empowerment femminile.

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