Sulle comunicazioni di sconto e cessione serve la remissione in bonis
Il CNDCEC scrive al Senato: «Bisogna consentire di sanare gli errori senza perdere il credito d’imposta spettante»
Consentire ai contribuenti di sanare gli errori nelle comunicazioni di sconto in fattura o cessione del credito relative alle spese edilizie sostenute nel 2023 e inviate entro lo scorso 4 aprile “non appesantirebbe di un solo euro il monte dei crediti d’imposta attualmente riconosciuto nei cassetti fiscali dei fornitori e cessionari e preso a base dal MEF per la redazione dei documenti di economia e finanza” e, al contempo, permetterebbe ai diretti interessati di porre rimedio a una situazione che, ad oggi, non è sanabile se non con “l’annullamento della comunicazione” e la “conseguente perdita del credito spettante”.
Con una memoria sulla “Conversione in legge del decreto-legge 9 agosto 2024, n. 113, recante misure urgenti di carattere fiscale, ...