Nella riforma doganale rigida valutazione per la rappresentanza diretta
In alcune ipotesi possibile la sospensione della rappresentanza diretta sino a sei mesi
Le nuove disposizioni complementari al Codice doganale Ue, contenute nel DLgs. 141/2024, sono entrate in vigore ieri segnando un momento di svolta storico nel panorama del diritto doganale nazionale.
Viene superato il precedente Testo unico 43/73 e, dopo oltre mezzo secolo, vengono riformati per intero tutti gli istituti che non sono normati dalla disciplina unionale, ovvero che, pur nel framework Ue, necessitano di essere attuati.
Il nuovo testo legislativo si innesta nel più ampio panorama della delega fiscale voluta dal Governo con la L. 111/2023 e, nel caso specifico delle dogane e (in parte) delle accise, segna un passo molto importante in materia di scambi internazionali, impattando direttamente sui principi operativi e sull’inquadramento dei relativi rischi degli operatori impegnati
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