Tassato solo in Italia il professionista lì residente che lavora in Cina
La Convenzione prevede deroghe legate alla permanenza estera e alla presenza di base fissa
La nuova Convenzione con la Repubblica popolare cinese, ratificata dall’Italia con la L. 182/2024, contiene rispetto al Trattato, attualmente in vigore, che risale al 1986 (si veda “Esenzioni ampie per gli interessi nei rapporti tra Italia e Cina” del 16 dicembre 2024).
In tema di lavoro autonomo, l’art. 14 è stato mantenuto, nonostante l’eliminazione della corrispondente norma dal modello OCSE, con qualche variazione lessicale; stando alla nuova formulazione, i redditi da lavoro autonomo di un soggetto residente in uno Stato contraente sono tassati unicamente in tale Stato, salvo il caso in cui il lavoratore soggiorni nell’altro Stato per un periodo di almeno 183 giorni nell’arco di 12 mesi che inizia o termina nel corso dell’anno fiscale considerato
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