I messaggi di WhatsApp nel processo tributario con valenza probatoria
Una recente Cassazione mette in dubbio i precedenti di merito
Nell’ambito del processo civile la Corte di Cassazione ha stabilito che i messaggi WhatsApp e gli sms conservati nella memoria di un telefono cellulare possono essere utilizzati come prova documentale, salvo che la parte contro cui vengono prodotti non ne contesti espressamente l’autenticità (Cass. 18 gennaio 2025 n. 1254).
Tale conclusione riprende quanto già sostenuto dalle Sezioni Unite, le quali hanno inoltre specificato che il medesimo valore viene assunto dagli screenshot, tenuto conto del riscontro della provenienza e attendibilità degli stessi (Cass. SS.UU. 27 aprile 2023 n. 11197).
In ambito tributario, in passato, si era invece affermata l’opinione di segno opposto (C.T. Prov. Reggio Emilia 14 aprile 2021 n. 105/1/21, che riguardava messaggi scambiati con iMessage
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