Nell’industria orafo-argentiera adeguamento retributivo a copertura dell’inflazione 2024
Il 12 giugno Federorafi e le Organizzazioni sindacali Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil, rispettivamente in rappresentanza datoriale e dei lavoratori, hanno firmato l’accordo che definisce l’adeguamento annuale con decorrenza giugno 2025 dei minimi retributivi applicabili al personale dipendente delle aziende industriali che producono articoli di oreficeria, gioielleria, argenteria, posateria in argento e bigiotteria prevalentemente in metalli e/o materiali preziosi.
Tale accordo, lo ricordiamo, costituisce applicazione della clausola di salvaguardia presente nei principali CCNL del comparto della meccanica ed espressamente prevista dal CCNL 23 dicembre 2021 (scaduto il 31 dicembre 2024). La suddetta clausola istituisce un meccanismo automatico di adeguamento annuale delle retribuzioni rapportato all’andamento dell’indice ISTAT IPCA dei prezzi al consumo armonizzato per i Paesi dell’Unione europea al netto degli energetici importati, definito per il 2024 dall’Istituto di Statistica nella misura dell’1,3%.
A distanza di un anno dal precedente adeguamento, intervenuto con l’accordo 17 giugno 2024 (si veda “Nell’industria orafo-argentiera retribuzioni minime in aumento da giugno” del 20 giugno 2024), questi i nuovi valori minimi validi a partire dal mese di giugno in corso: liv. 7, 2.405,58 euro; liv. 6, 2.212,40 euro; liv. 5S, 2.058,07 euro; liv. 5, 1.928,22 euro; liv. 4, 1.804,87 euro; liv. 3, 1.734,59 euro; liv. 2, 1.574,39 euro.
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