Utili su cambi alla prova della svalutazione su crediti
Secondo Assonime, dalla metodologia contabile adottata derivano effetti fiscali differenti
La circ. Assonime 31 luglio 2025 n. 20 commenta l’abrogazione del comma 3 dell’art. 110 del TUIR, che stabiliva l’irrilevanza fiscale delle differenze di cambio “da valutazione” che venivano iscritte in bilancio in applicazione dei principi contabili.
Le attuali norme considerano dunque immediatamente rilevanti ai fini fiscali le differenze su cambi contabilizzate alla fine dell’esercizio da parte delle imprese.
Un’interessante analisi riguarda il rapporto tra le svalutazioni dei crediti in valuta e la differenza cambi derivanti dalla loro conversione a fine esercizio.
Secondo il documento OIC 26 (§ 28), si deve prioritariamente applicare il criterio di valutazione della posta espressa in valuta previsto dal principio contabile di riferimento e successivamente
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