Per la bancarotta fraudolenta non serve un nesso causale tra distrazione e fallimento
La Cassazione ha esaminato un caso di interposizione fittizia nella fatturazione per far transitare risorse fuori dalle casse della società fallita
Con la sentenza n. 36278 depositata ieri, la Cassazione ha affrontato il tema della bancarotta fraudolenta per distrazione, consumata attraverso l’interposizione fittizia nella fatturazione di un soggetto straniero
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