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CONTROCANTO

Basta carte di credito selvagge negli USA

/ GIANNETTI

Martedì, 23 febbraio 2010

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Accusato, non a torto, di essere stato uno dei principali fattori che ha portato le famiglie americane a soglie di indebitamento insostenibili, il sistema delle carte di credito (o, meglio, di debito) sconta oggi il suo contrappasso nelle nuove disposizioni volute dall’amministrazione Obama.
La nuova carta dei diritti dei consumatori mette infatti fuori legge tutta una serie di clausole sino a oggi assai diffuse nelle prassi commerciali degli enti gestori, a cominciare dal cosiddetto “default universale”, ossia la clausola che rende applicabili tassi più elevati su tutte le carte di credito (e non soltanto su quella interessata) a fronte del ritardo di pagamento di una rata su di un singolo finanziamento.
Prevista anche una maggiore trasparenza nell’informazione ai clienti e la necessità del consenso espresso di un genitore per ottenere una carta di credito prima dei 21 anni di età.
Era ora e tempo.
Se poi fosse stata prevista anche la necessità del consenso del marito per il rilascio di una carta di credito alla moglie, magari l’indebitamento delle famiglie sarebbe sceso per davvero.

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