Alla condanna penale dell’amministratore non segue il risarcimento al socio
Resta la necessità di provare l’esistenza di un danno diretto che non sia il riflesso della diminuzione del patrimonio sociale
Anche se l’amministratore è stato condannato in sede penale con sentenza passata in giudicato, al socio potrebbe non essere riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni; ciò anche se, sempre in sede penale, si sia pervenuti ad una condanna generica al risarcimento. È quanto affermato dalla Corte di Cassazione, nella sentenza 19 aprile 2010 n. 9295, ribadendo principi già sanciti in precedenti arresti.
L’attività truffaldina degli amministratori di una società di capitali – connotata da irregolare tenuta delle scritture contabili, falsi ed omissioni contabili nei rapporti con le banche, mancata indicazione di operazioni ed indebite rettifiche – presentava un duplice sbocco giudiziario: penale, con accertamento definitivo della responsabilità per i fatti costituenti reato e condanna ...
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