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OCSE: stop al segreto bancario nello scambio di informazioni fiscali

/ REDAZIONE

Giovedì, 27 maggio 2010

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PARIGI - Stop al segreto bancario e all’interesse nazionale nello scambio di informazioni fiscali. I Paesi dell’Ocse e del Consiglio d’Europa firmeranno un protocollo nel quale si impegnano a non opporre questi ostacoli allo scambio di informazioni fiscali. È una delle novità che arriveranno dal vertice interministeriale dell’OCSE, che mette a segno un altro tassello nella lotta all’evasione ed elusione fiscale internazionale, sancendo una semplificazione nel sistema di trasferimento informativo da un Paese all’altro. Un altro passo in avanti sarà fatto per i legal standard, sui quali verrà approvata un documento con dieci regole condivise da tutti i Paesi membri.
Ad annunciare queste novità è il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, presidente di turno del vertice. Sul protocollo fiscale l’obiettivo è quello della “mutua assistenza amministrativa per la lotta all’evasione fiscale e soprattutto per contrastare i cosiddetti paradisi fiscali”, ha sottolineato il premier, ricordando che l’economia in nero in Italia viaggia sul 22% del Pil, una cifra che si aggira dunque intorno ai 120 miliardi di euro. Ma non solo fisco. Domani anche le regole per la finanza, sulle quali l’Italia è stata una delle prime a puntare con il Lecce framework prima e con il G8 dell’Aquila dopo, faranno un passo in avanti con “dieci regole” comuni per arginare la speculazione. Dieci regole all’insegna della “correttezza, integrità e trasparenza”, come aveva preannunciato ieri il ministro dell’Economia Giulio Tremonti parlando sempre a Parigi. “È urgente e importantissimo che gli Stati si dotino di regole”, ha aggiunto Berlusconi, parlando di “situazione inaccettabile”. Il premier assicura che queste regole condivise “non ledono la sovranità nazionale, perché ciascun Paese dovrà approvarle”. Il prossimo passo è ora il G20 in Canada che si terrà a giugno, dove Berlusconi auspica che “i principali Paesi” aderiscano a questi nuovi standard. Il premier ha fatto poi riferimento alla “risposta multilaterale” alla speculazione che sta attaccando l’area euro, proprio ora che “stiamo uscendo dalla crisi”. Ma Berlusconi rassicura: “Stiamo reagendo e fino ad oggi l’abbiamo sconfitta”. (Ansa)

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