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DRE Lombardia: come difendersi dai finti funzionari del Fisco

/ REDAZIONE

Mercoledì, 9 giugno 2010

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La DRE Lombardia mette in guardia i contribuenti contro le truffe perpetrate da finti agenti del Fisco. Un fenomeno che, purtroppo, continua a mietere vittime, come dimostrano le numerose segnalazioni dei cittadini. L’Amministrazione finanziaria suggerisce di diffidare dei funzionari che propongono abbondamenti e rimborsi o l’acquisto di valori bollati: meglio, nel caso, avvisare immediatamente uno degli uffici presenti in regione o informare l’autorità di polizia competente.

Le modalità di raggiro possono essere molteplici. Molto comuni, ad esempio, i falsi rimborsi fiscali: il contribuente viene contattato, spesso via e-mail, con la promessa di erogare a suo vantaggio un rimborso. Di solito, in allegato al messaggio di posta elettronica è presente un modulo, da compilare con dati personali e coordinate bancarie. “Si tratta chiaramente di una truffa - sottolinea la DRE lombarda - perché in nessun caso l’Agenzia delle Entrate richiede dati sensibili via e-mail, né tanto meno informazioni relative ai rapporti bancari personali”. La prassi prevede, invece, che il cittadino si rechi di persona in un ufficio del Fisco e compili in loco l’apposito modulo di richiesta. Quanto ai servizi telematici, la procedura online avviene sempre in ambiente protetto.

Seconda modalità è quella della proposta di abbonamenti a presunte riviste edite dall’Agenzia. In questo caso, il contribuente o il professionista ricevono una telefonata, nel corso della quale l’autore della truffa si presenta con un nome fittizio ed evita di lasciare il proprio recapito telefonico. L’Agenzia precisa, in proposito, che “tutte le riviste e le pubblicazioni edite sono gratuite e vengono distribuite presso gli uffici finanziari presenti sul territorio”.

Sono diffuse, poi, le false comunicazioni di posta elettronica, attraverso cui il cittadino viene invitato a collegarsi a “banche dati degli accertamenti” non meglio identificate. Aprire l’allegato al messaggio o effettuare l’accesso al link proposto può comportare, in questo caso, danni al sistema informatico dell’utente.

Infine, sono stati segnalati episodi di marche da bollo contraffatte. Come sottolineato dall’Agenzia, i tagliandi possono essere acquistati solo, ed esclusivamente, presso le rivendite autorizzate, ad esempio i tabaccai. Per verificarne l’autenticità, basta accedere al sito web delle Entrate, nella sezione “servizi”, “valori bollati e contrassegni telematici”. (Redazione)

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