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Entrate in calo nel primo quadrimestre 2010, ma in aumento gli incassi dalla lotta all’evasione

/ REDAZIONE

Lunedì, 14 giugno 2010

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Livelli record per il debito pubblico italiano, che ad aprile si è attestato a 1.812,790 miliardi di euro, il livello assoluto più alto mai raggiunto. Lo comunica la Banca d’Italia, nel Bollettino economico n. 60, relativo al mese di aprile e diffuso oggi.
Stando ai dati, ad aprile il debito pubblico ha registrato il quarto aumento consecutivo, crescendo dello 0,8% rispetto al mese di marzo (1.797,7 miliardi) e del 2,9% rispetto alla fine del 2009. Il precedente record, in valore assoluto, era stato toccato a ottobre 2009, quando il debito si era attestato a quota 1.802,264 miliardi. Il dato sul debuto diffuso da Bankitalia, essendo quello sul valore assoluto, non è valido ai fini del Patto di Stabilità europeo che considera invece il debito in rapporto al PIL.
Dal supplemento al Bollettino statistico dedicato alla Finanza pubblica, inoltre, emerge che nei primi quattro mesi del 2010 le entrate tributarie sono in calo: da gennaio ad aprile si sono infatti attestate a 104,7 mld, in diminuzione di due mld in valore assoluto e dell’1,8%. Un calo in rapporto all’analogo periodo del 2009. Nel solo mese di aprile, invece, le entrate tributarie si sono attestate a 25,122 mld, in calo del 2,5% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Il calo è confermato dal Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia, che nella nota tecnica al Bollettino delle Entrate tributarie n. 98 (Gennaio-aprile 2010) diffuso oggi, evidenzia però che “continua a rallentare il calo delle entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica”. Va ricordato, infatti, che la Banca d’Italia utilizza il criterio di cassa, che contabilizza entrate e uscite quando queste sono effettivamente avvenute. Il Ministero rileva che il periodo gennaio-aprile fa registrare -1,2% rispetto allo stesso periodo del 2009, in miglioramento comunque rispetto al risultato di marzo (-1,3%) e di febbraio (-1,4%). Il gettito totale del periodo è 108.799 milioni di euro (-1.310 milioni rispetto allo stesso periodo del 2009).
Scendendo nel dettaglio, il gettito dell’IRE, l’imposta sul reddito, nei primi quattro mesi del 2010 “mostra un andamento positivo pari a +2,7%, +1.385 milioni di euro, imputabile al buon andamento del gettito delle ritenute nel loro complesso che ha risentito degli effetti positivi conseguenti ai rinnovi contrattuali del settore pubblico registrati nel corso del 2009”. Lo sottolinea il dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia.
Gettito positivo anche per l’IVA, mentre sono in calo le ritenute sui premi corrisposti dalle imprese. Nel periodo gennaio-aprile il gettito IVA guadagna il 2,1%, “trainato dal gettito dell’imposta sulle importazioni (+21,3%), influenzato soprattutto dal prezzo del petrolio che, dopo aver toccato il minimo nei primi mesi del 2009, è ora a livelli più elevati”, sottolineano le Finanze. “Non positivo - rileva ancora la nota - è invece l’andamento delle ritenute su interessi, premi ed altri frutti corrisposti da aziende ed istituti di credito. La dinamica di questa imposta, i cui meccanismi di calcolo considerano le basi imponibili degli anni precedenti, riflette in specie la crisi economica dell’anno passato e non ha relazione con l’attuale congiuntura economica che sembra orientata positivamente”.
Nei primi quattro mesi del 2010, infine, il Dipartimento registra un buon andamento dei risultati della lotta all’evasione fiscale. Risulta infatti positivo l’andamento degli incassi da ruoli relativi ad attività di accertamento e controllo, che hanno fatto registrare entrate per 1.578 milioni di euro con una variazione positiva, rispetto allo stesso periodo dell’anno passato, pari a +395 milioni di euro (+33,4%). (Redazione)

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