La manovra correttiva domani all’esame dell’ANCI
In vista della Conferenza unificata, il Comitato direttivo dell’ANCI esaminerà domattina la manovra correttiva (DL 78/2010). Difficilmente il parere dei Comuni potrà essere favorevole, considerate le voci di forte disaccordo espresse nei giorni scorsi. In particolare, l’ANCI ha sottolineato i sacrifici “insostenibili” cui si sottoporranno gli enti locali, con effetti negativi sui servizi. Il taglio, inoltre, rischierebbe di pregiudicare alla base la premessa stessa del federalismo fiscale.
L’Associazione avanza, dunque, tre richieste: ridurre la manovra alle cifre iniziali, ossia 800 milioni per il 2010 e 1200 per il 2011; la disponibilità esplicita a una revisione del Patto di stabilità interno, allargandone la flessibilità, dal momento che con i vincoli attuali il margine di sforamento scende allo 0,8% rispetto al 4% del 2009; declinare in un’ottica meno centralista il coinvolgimento dell’Agenzia del Territorio per il recupero dell’evasione fiscale. “Altrimenti - ha spiegato il presidente ANCI - si rischia di privare i Comuni delle proprie prerogative e competenze”. (Redazione)
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