ACCEDI
Domenica, 14 settembre 2025

NOTIZIE IN BREVE

Manovra: l’ANCI propone emendamenti e richiede una convocazione urgente

/ REDAZIONE

Giovedì, 17 giugno 2010

x
STAMPA

In vista del dibattito per la conversione in legge del DL 78/2010 (recante “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e competitività economica”), l’ANCI ha inviato oggi le proprie proposte di emendamenti alla Commissione Bilancio del Senato. Questo il risultato finale del direttivo di stamattina, concluso con l’approvazione unanime del documento: 66 pagine per evidenziare, nero su bianco, i punti che l’Associazione Comuni Italiani reputa maggiormente controversi. Il presidente ANCI e sindaco torinese, Sergio Chiamparino, chiede una convocazione urgente da parte del ministero dell’Economia e del governo per capire se le proposte ipotizzate - dopo aver raggiunto tutti i gruppi parlamentari - possano maturare anche al tavolo dell’Esecutivo. Il confronto politico, stando alle richieste, dovrebbe coinvolgere congiuntamente Regioni, Comuni e Province. Gli stessi soggetti, ricorda l’Associazione, sono chiamati a partecipare numerosi alla manifestazione del 23 giugno di fronte a Palazzo Madama, organizzata per protestare contro le decisioni governative in tema di enti locali.

Alle ore 17 di oggi, intanto, una delegazione dell’ANCI presenterà il documento al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano

In sintesi, il testo invoca una profonda revisione della manovra, che altrimenti risulterebbe “del tutto insostenibile e iniqua”, tanto da costringere i Comuni a tagliare i servizi essenziali per le famiglie. C’è il rischio, insomma, che le misure producano un effetto depressivo sul sistema economico e sociale, con riduzione dei livelli occupazionali
Sono principalmente quattro i passaggi del decreto nel mirino degli enti comunali: in primo luogo, il riequilibrio dei tagli di spesa fra i livelli di governo, con una maggiore riduzione delle spese di funzionamento dei ministeri; in secondo luogo, la tanto agognata revisione del patto di stabilità secondo criteri di equità distributiva ed efficienza; inoltre, una riduzione del peso finanziario della manovra a carico dei Comuni; da ultimo, l’attribuzione agli stessi Comuni di una quota certa delle risorse recuperate attraverso le norme di contrasto all’evasione fiscale. (Redazione)

TORNA SU