San Marino: l’obiettivo è un incontro con Tremonti
SAN MARINO - Tentarle tutte per riaprire il dialogo con Tremonti e con l’Italia. Questa è l’intenzione del Governo sammarinese, che ha valutato positivamente l’incontro avuto a Roma con la stampa internazionale. “L’obiettivo è quello di poter tenere a San Marino un incontro con il governo italiano - ha ribadito oggi il ministro degli Esteri sammarinese, Antonella Mularoni - forti delle iniziative da noi intraprese nell’ultimo anno e mezzo”. La costante collaborazione con le autorità italiane, la vigilanza sulle società effettuata all’interno dei confini sammarinesi, la legge sulla trasparenza, il maggiore controllo sulle società giunte dall’estero per fare business sono la prova, secondo Mularoni, che la volontà di riprendere i rapporti c’é ed è salda. “Se il dialogo con Roma è stato sospeso - dice il segretario, che un anno fa aveva incontrato anche il ministro Frattini - la colpa non è nostra. L’iniziativa romana è stata intesa proprio in quest’ottica, ma fino ad oggi nessuna nuova comunicazione è arrivata dal ministro Tremonti o dal Governo italiano”.
Intanto, il segretario all’Industria sanmarinese Marco Arzilli ha reso pubblico il dato relativo alle società irregolari che la Repubblica del Titano ha segnalato alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Entrate in poco più di un anno: 178. Da aprile a oggi sono 27 le licenze revocate ad altrettante società sammarinesi da parte del Congresso di Stato. Di queste 14 sono riconducibili al settore elettronico con un fatturato che in tre anni aveva raggiunto i 314 milioni di euro. Su 69 delle 178 segnalazioni partite da San Marino, la Guardia di Finanza ha trovato effettivi riscontri. Tali dati confermano - ha detto il ministro Arzilli - la piena collaborazione di San Marino con le autorità italiane. “E non si può escludere che tra le venti società oggetto oggi di indagini da parte della Procura di Ancona per l’ennesima frode “carosello” - ha sottolineato ancora il segretario Arzilli - vi siano alcune di quelle già sospese dal nostro governo. Il successo delle indagini è il nostro successo”. Massima allerta quindi sul Titano contro triangolazioni, società cartiere e esterovestizione. “Abbiamo messo in campo misure concrete - ha concluso il ministro - con il nucleo antifrode (costituito da 7 agenti di polizia), l’Ufficio di controllo e di vigilanza che indaga con massima autonomia, ma è stato soprattutto il decreto sull’Iva prepagata che ha detto stop per sempre alle frodi carosello”. Nell’ambito della collaborazione tra le magistrature si segnala che nell’ultimo anno sono state 73 le rogatorie arrivate al tribunale sammarinese, di queste 58 sono state già evase e 15 sono in corso di lavorazione. (Ansa)
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