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Manovra: più di 2000 emendamenti, ma domani prima scrematura al Senato

/ REDAZIONE

Lunedì, 21 giugno 2010

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ROMA - Il condono edilizio, anche per le aree protette, proposto via emendamento alla manovra dal Pdl in Senato, nonostante sia tra i 2.550 emendamenti in 13 volumi, non passerà. Sia il Tesoro, sia Paolo Bonaiuti e gli stessi senatori della maggioranza escludono che la proposta possa passare. Ma mentre si infiamma la polemica sul condono edilizio ecco spuntare, sempre a firma Pdl, un nuovo condono fiscale: si riaprono i termini di quello del 2002 e, ad esempio, il tombale coprirà fino al 2008. Ma anche questo viene prontamente bocciato dal Tesoro. Il Pd intanto si mette di traverso: o si toglie il condono o non ci sarà nessun confronto sulla manovra. Oltre al condono arrivano in Senato gli emendamenti preannunciati nei giorni scorsi che sono, per oltre la metà, di paternità della maggioranza. C’è un po’ di tutto, ma è già prevista per domani una riunione a Palazzo Madama per “filtrare” le proposte di modifica che dovrebbero rimanere pochissime e confluire poi, come già ha spiegato qualche rappresentante del Governo, in un “maxi-emendamento” sul quale l’esecutivo potrebbe porre la fiducia. Intanto la fantasia dei senatori si scatena e arrivano proposte che vanno dalla liberalizzazione e contestuale tassazione della prostituzione fino a nuove norme sugli invalidi. Tornando al condono si chiede la riapertura, fino al 31 marzo 2010, del condono edilizio varato nel 2003 e l’estensione anche agli abusi realizzati “in aree sottoposte alla disciplina di cui al codice dei beni culturali e del paesaggio”. Primo firmatario è Paolo Tancredi. Torna anche la sospensione delle ruspe in Campania. Il Tesoro spiega: il Governo non l’approverà. Poco dopo però tra gli emendamenti spunta anche la riapertura dei termini per il condono fiscale, che prevede ulteriore tempo per aderire alla dichiarazione integrativa, il condono tombale (31 dicembre 2008) e gli omessi versamenti.

Molte intanto le proposte arrivate oltre ai condoni: ad esempio, la proposta “bipartisan” per liberalizzare la prostituzione e tassarla. Dopo la proposta già annunciata giorni fa dalla senatrice Pd/Radicali Donatella Poretti, oggi un emendamento simile arriva anche dalla maggioranza e lo firma Lucio Malan del Pdl. Malan prevede che venga conferita una delega al governo per rivedere l’intera materia su “disciplina e tassazione della prostituzione”. Tra le proposte della Lega si chiede di incentivare l’emersione dei falsi invalidi con uno “scudo”, un meccanismo simile a quello utilizzato per il rimpatrio dei capitali. Torna la cedolare secca (al 20%) per i contratti di affitto a canone calmierato (la propone Maurizio Saia). E sempre Saia chiede di poter destinare il 5 per mille anche alle Università e Facoltà Pontificie oppure - dice Paolo Tancredi - bisogna aumentare l’addizionale comunale sui diritti di imbarco di 20 centesimi. Tra le altre proposte anche una valanga di emendamenti provenienti da tutti i gruppi per cancellare la norma che prevede il blocco del riacquisto da parte del Gse dei certificati verdi in eccesso per le energie rinnovabili. (Ansa)

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