Niente doppie sanzioni per l’interpello obbligatorio
L’Agenzia delle Entrate impone un obbligo «ridotto»: i contribuenti che non presentano il ricorso potranno dimostrare l’esistenza delle esimenti
Analizzati in un primo intervento i termini e le modalità di presentazione del cosiddetto interpello disapplicativo di cui all’articolo 37-bis, comma 8, del DPR n. 600 del 1973, va approfondita la questione, sulla quale si è incentrata l’interpretazione dell’Amministrazione finanziaria e dell’Assonime, in merito all’obbligatorietà dell’istanza.
Tipicamente, sono due le categorie principali di interpello obbligatorio, in quanto avente ad oggetto la richiesta di disapplicazione di una previsione legale:
- quello relativo alle c.d. “società di comodo” di cui all’articolo 30 della Legge n. 724 del 1994;
- quello relativo alle CFC di cui all’articolo 167 del TUIR.
Peraltro, da tale seconda tipologia di interpello obbligatorio discendono ...
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