Sequestro del profitto del reato di nuovo all’esame della Cassazione
La Suprema Corte ha notevolmente limitato la portata del provvedimento cautelare originario
La Corte di Cassazione, con la sentenza 5 ottobre 2010 n. 35748, è tornata a pronunciarsi sul sequestro del profitto illecitamente conseguito dalle imprese coinvolte nell’inchiesta connessa all’emergenza rifiuti in Campania, delimitando notevolmente la portata dell’originario provvedimento cautelare (che aveva riguardato circa 750 milioni di euro).
Il principio di diritto da cui prende piede la pronuncia è quello sancito da Cass. SS.UU. 2 luglio 2008 n. 26654 nel primo intervento della Suprema Corte sulla complessa vicenda.
Si era, quindi, precisato che, a fronte di una truffa ai danni dello Stato, il profitto consiste nel “vantaggio economico di diretta e immediata derivazione causale dal reato ed è concretamente determinato al netto dell’effettiva utilità eventualmente ...
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