«Black list»: identificazione del titolare effettivo in base al rischio
L’individuazione non sempre è agevole, soprattutto nel caso in cui il rischio complessivo di riciclaggio risulti elevato
Nel Caso del giorno del 22 febbraio 2011 (“Prestazioni professionali difficili con i soggetti «black list»”) si è visto come il rigoroso divieto di cui all’art. 36 comma 1 lett. a) del DL 78/2010 non impatti direttamente sui professionisti che hanno rapporti professionali con un’Anstalt, la quale non rientra tra quelle entità giuridiche analiticamente indicate dal Legislatore (società fiduciarie, trust e società anonime o controllate attraverso azioni al portatore) per le quali è imposto di astenersi dall’eseguire prestazioni professionali ovvero di porre fine alle prestazioni professionali già in essere.
Tale severa disciplina, peraltro, dovrebbe tornare applicabile nell’ipotesi in cui, ad esempio, l’Anstalt dovesse essere, a sua volta, riconducibile ...
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