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FISCO

La motivazione dell’accertamento non può essere integrata in giudizio

La Regionale di Bari ribadisce che la dimostrazione tardiva dell’Amministrazione finanziaria non serve e l’atto così viziato risulta nullo

/ Alessandro BORGOGLIO

Lunedì, 18 aprile 2011

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Gli avvisi di accertamento necessitano di essere adeguatamente motivati, giacché la motivazione costituisce uno degli elementi fondamentali degli atti impositivi; se, però, essi ne sono sprovvisti all’origine, non vi può essere una successiva integrazione in giudizio e, pertanto, l’atto così viziato risulta nullo. Lo ha ribadito la C.T. Reg. di Bari, con la sentenza del 25 febbraio 2011, numero 49/23/11.

La pronuncia trae origine da un avviso di accertamento con cui l’Agenzia del Territorio aveva rettificato la rendita catastale di un immobile appartenente ad una società. Quest’ultima impugnava l’atto impositivo, adducendo che lo stesso non poteva che considerarsi nullo poiché carente di motivazione, atteso che in esso erano stati indicati soltanto il valore della ...

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