Bankitalia: crescono i prestiti alle famiglie, salgono i tassi
Le famiglie italiane continuano a chiedere prestiti alle banche per i mutui casa, ma i tassi, complice forse anche lo spostamento verso il “fisso”, salgono sopra quota 3,3%. I dati della Banca d’Italia arrivano nel giorno in cui viene presentato il rapporto dell’Arbitro Bancario e Finanziario, l’organismo indipendente per risolvere le controversie in maniera stragiudiziale al quale proprio su mutui e conti correnti sono arrivati la gran parte dei ricorsi (5000 fino a maggio). Se le famiglie continuano ad aumentare i prestiti (+5,3% ad aprile contro il 5,1% di marzo), il cavallo delle imprese “beve di meno”. I prestiti al settore privato sono saliti del 4,2%, in diminuzione dal 4,6% di marzo mentre i tassi sui finanziamenti alle imprese erogati nel mese sono aumentati in aprile di 12 punti base rispetto al mese precedente, al 3,00% di marzo). Un dato positivo viene dalla crescita delle sofferenze bancarie che rallenta il ritmo, calando al 26,3% dal 27,1% di marzo.
Sul fronte della tutela della clientela, la Banca d’Italia apprezza l’operato dell’arbitro Bancario e Finanziario, l’organismo stragiudiziale nato nell’ottobre 2009 che ha presentato il suo primo rapporto. L’arbitro non “è un castigamatti delle banche con una posizione precostituita ma si è dimostrato capace di operare con equilibrio e sta dando prova di buon funzionamento”, spiega il vicedirettore generale Anna Maria Tarantola. “Abbiamo visto un riscontro positivo - ha aggiunto - per uno strumento snello, semplice e poco costoso che riesce e dare una risposta in tempi brevi (4 mesi e mezzo in media)”. L’arbitro ha ricevuto oltre 3.400 ricorsi fino a dicembre 2010, che salgono a 5.000 includendo i primi mesi dell’anno, che hanno portato a 1.788 decisioni di cui il 61% favorevoli alla clientela. I ricorsi sono incentrati principalmente su conti correnti e mutui, i prodotti più diffusi fra la clientela. Scorrendo i dati del rapporto Abf (dall’ottobre 2009, mese della sua costituzione, a tutto il 2010), si rileva come la maggior parte dei ricorsi arrivi da consumatori per controversie con banche (80%). Sopra la media i ricorsi dal Centro Italia, mentre il Sud è sotto la media, forse per scarsa informazione. La maggior parte dei ricorsi (21,6% del totale) riguarda i conti correnti, non tanto per una loro maggiore criticità, ma perché sono numericamente i prodotti più diffusi presso il pubblico. Stessa motivazione alla base della grande mole di ricorsi sui mutui (16%), sulla quale ha inciso inoltre l’arrivo della normativa su portabilità ed estinzione. Secondo il responsabile del servizio rapporti esterni di Banca d’Italia Luigi Donato, infatti, “a ogni cambiamento normativa arriva all’Abf un’onda di ricorsi su quel tema” ed “è prevedibile che accada anche sui temi contenuti nel Dl sviluppo”. (Redazione)
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