«Clienti e fornitori», le note di variazione incidono
Le variazioni in aumento sono sempre rilevanti ai fini IVA, mentre per le variazioni in diminuzione conta il limite temporale
Recentemente, l’Agenzia delle Entrate, con la circ. n. 24 del 30 maggio 2011, è intervenuta fornendo importanti chiarimenti in merito all’obbligo di comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini IVA, di importo pari o superiore a 3.000 euro, introdotto dall’art. 21 del DL n. 78/2010 e successivamente attuato con provvedimento direttoriale del 22 dicembre 2010.
La predetta circolare n. 24, per quel che interessa in questa sede, precisa che nella comunicazione deve essere indicato l’importo delle operazioni effettuate, tenendo conto delle variazioni di cui all’art. 26 del DPR 633/72. Tale precisazione sta a significare, correttamente, che nella determinazione della soglia minima di 3.000 euro, quale “discrimine” per l’inserimento dell’operazione ...
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