Evasori fiscali «sotto scacco»
Sempre più frequente il ricorso al sequestro per equivalente. Solo ieri quattro pronunce della Suprema Corte
I reati tributari, fino a qualche anno fa, non figuravano tra le fattispecie per le quali era possibile il ricorso al sequestro ed alla confisca per equivalente del profitto del reato. Per essi, inoltre, si presentavano notevoli limiti nell’applicazione del sequestro preventivo finalizzato alla “normale” confisca delle somme di denaro costituenti il “profitto” del reato. Come precisato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione (del 9 luglio 2004 n. 29951), infatti, occorreva pur sempre la sussistenza del rapporto pertinenziale, quale relazione diretta, attuale e strumentale, tra il denaro sequestrato ed il reato del quale costituisce il profitto illecito. In particolare – osservavano le Sezioni Unite – “in relazione agli illeciti fiscali, devono escludersi
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