L’amministratore unico risponde delle assunzioni illegittime di extracomunitari
Per la Cassazione, la responsabilità penale è sempre riconducibile a lui, anche se ad occuparsi delle assunzioni è stato un dipendente
Qualora in un’azienda venga accertata l’assunzione di lavoratori extracomunitari privi di permesso di soggiorno, la responsabilità di natura penale che ne consegue è riconducibile alla figura dell’amministratore unico – in quanto rappresentante legale della società – anche se ad occuparsi delle assunzioni è stato, per specifico incarico, un dipendente; questo è quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con la sentenza 25615 di ieri, 27 giugno 2011.
Nel caso di specie, un manager d’azienda veniva condannato con sentenza penale dai giudici di merito per avere occupato alle proprie dipendenze, in qualità di amministratore unico, otto lavoratori sprovvisti di permesso di soggiorno; era quindi ritenuto colpevole, come datore di lavoro, del reato previsto dall’art. 22,
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