Il professionista collaboratore esterno dello studio associato è escluso da IRAP
Secondo la Cassazione, i mezzi messi a disposizione non possono aver aumentato la produttività del contribuente
Con due ordinanze (la n. 15803 e la n. 15805) depositate ieri, 19 luglio 2011, la Suprema Corte è tornata ad affrontare il tema dell’assoggettamento – o meno – ad IRAP degli esercenti arti e professioni.
La pronuncia n. 15805 riguarda il caso di un contribuente che, negli anni dal 1998 al 2003, ha svolto attività professionale utilizzando saltuariamente uno studio associato, con il quale, prima di divenirne socio, intratteneva soltanto un rapporto di collaborazione esterna a fronte del quale risultava emesso il 90% delle fatture.
Ad avviso dei giudici di legittimità, l’IRAP versata con riferimento al suddetto arco temporale deve considerarsi non dovuta e, come tale, va rimborsata al professionista: infatti, nel caso di specie, si è trattato di una mera collaborazione ...
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