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Anche il danno per lesione alla privacy va provato

Secondo la Cassazione, il danneggiato deve provare la condotta illecita e l’esistenza di un danno risarcibile

/ Roberta VITALE

Mercoledì, 17 agosto 2011

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La lesione della riservatezza non determina automaticamente un pregiudizio risarcibile, il danno lamentato infatti deve essere allegato e provato.
Così ha deciso la Corte di Cassazione nella ordinanza n. 17014 depositata il 4 agosto 2011.

Nei fatti, parte attrice aveva incaricato una persona di effettuare per conto suo un versamento presso la filiale di una banca. L’addetto allo sportello rilasciava alla persona così incaricata, in busta aperta, una contabile bancaria con l’indicazione del saldo di conto corrente.
Parte attrice, quindi, proponeva domanda di risarcimento danni a carico della banca per i fatti sopra descritti (art. 152 del Codice della privacy – DLgs. 196/2003).
Respinta in primo grado la domanda così avanzata, in quanto non risultava essere stata provata né la condotta ...

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